sabato 2 dicembre 2006

Il giorno X, D-Day!

Ci siamo... fra poche ore inizierà la festa! Questo messaggio è per coloro che avrebbero voluto esserci ma non lo possono fare purtroppo... pensateci è una giornata importante per il futuro del Centro Europeo di Venezia!

ça y est! le jour de gloire est arrivé :-))) Ce message est pour tous ceux qui voudraient y etre, mais qui non pas pu venir... pensez à nous, c'est une journée importante pour l'avenir du Centre Européen de Venise!

D-Day has come! This post is for all those who wanted to come but couldn't... send us some good energy, it's a crucial day for the future of the European Centre of Venice!

Schade fuer mein Deutsch... bitte drueken Sie die Daumen heute!!!!!

Aurelia

PS: Forse qualche foto oggi, peut-etre quelque photo aujourd'hui, maybe some pictures today, vieleicht en paar Photos heute!

2 commenti:

roberta ha detto...

Carissima Aurelia ed ex colleghi, il lavoro mi impedisce di essere presente in questi giorni di impegno e di festa a S. Servolo.
Una settimana fa sembrava fossi libera ma, sapete anche voi, il lavoro intellettuale freelance e precario ha purtroppo di questi inconvenienti e le scadenze sono a brevissimo termine.
Voglio quindi dare un breve contributo scritto, oltre alla prima e-mail già inviata ad Aurelia, per essere testimone dell’importanza di un centro internazionale per il restauro a Venezia, non solo per la città e per tutti coloro che lo frequentano a titolo personale, ma anche per tutti coloro cui verrà trasmesso l’insegnamento di tecniche tradizionali artistiche ed artigianali nei territori di provenienza e per il recupero di una dimensione lavorativa più a misura d’uomo in Europa e nel mondo.

Personalmente ho vissuto l’esperienza di Tutor a San Servolo per circa tre mesi con la prospettiva del rinnovo del contratto se si fosse dimostrata la mia efficienza: sostituivo una persona di cui molti avevano stima che era stata vittima di un esaurimento nervoso. Mi era stata prospettata una mole di lavoro onerosa, infatti il mio mansionario era costituito dalle seguenti voci: aggiornamento registri studenti (quattro volte al giorno cinque registri); consegna posta e fascicoli fotocopiati agli studenti; consegna e ritiro finale attrezzature e materiali necessari alle lezioni, in coordinamento con il responsabile magazzino; servizio di biblioteca; servizio di accompagnamento nel caso di infortuni, gite, lezioni in esterno; funzione di intermediario tra gli allievi, gli insegnanti e la segreteria; accompagnamento gruppi in visita; assistenza allievi nella fase di elaborazione dei progetti Venezia; riordino dell’archivio progetti Venezia; assistenza alle lezioni, l’unica mansione che mi è stato quasi impossibile eseguire, poiché ero impegnata in tutte le altre, compreso: il fotocopiare manualmente e graffettare i fascicoli, piccole commissioni, all’occorrenza traduzioni ecc.

Il lavoro era senz’altro impegnativo ma non mi ha mai pesato e sono riuscita inoltre a portare a termine tutte le mansioni richieste senza perdite o ammanchi. L’entusiasmo di partecipare ad un progetto così affascinante è stato il motore che mi consentiva di reggere il ritmo del lavoro senza problemi. Entusiasmante è la visione diretta dell’insegnamento, l’esperienza – pur mediata - dei materiali e le tecniche di lavorazione che per secoli hanno consentito la realizzazione di capolavori d’arte e d’artigianato così a Venezia come in tutto il mondo; entusiasmante è il conoscere artigiani professionisti di diverse scuole che mettono a confronto gli esiti del proprio lavoro e infine trasmettono l’un l’altro le proprie specifiche abilità; bello è assistere al restauro di un marmo antico, di un mobile, di un cancello, ecc., bello è vedere la realizzazione di un nuovo manufatto.

Soprattutto confortante è il pensiero che esista un luogo dove poter realizzare l’insegnamento e lo scambio culturale in questo ambito, così importante per l’uomo e così trascurato nell’epoca contemporanea. Venezia nei secoli del suo più grande splendore ha sempre vissuto del suo artigianato artistico, è stata costruita ed abbellita da artigiani provenienti da ogni dove, i quali poi si sono recati in altri luoghi ad esportare e realizzare il proprio sapere manuale ed anche intellettuale. In modo analogo altre città storiche si sono arricchite di monumenti e manufatti di qualità che oggi sarebbe molto difficile poter replicare. La vita quotidiana sarebbe ancor oggi potenzialmente migliore e certamente più salubre se materiali naturali venissero sapientemente usati in luogo del cemento armato.

In ogni modo, il mio entusiasmo era nullo se confrontato a quello degli allievi nel conoscersi e nel confrontarsi tra loro e con i maestri delle varie discipline, con il desiderio e la speranza che gli insegnamenti diventassero permanenti, i corsi annuali e si aggiungessero altre materie. Il sogno collettivo era che il Centro si sviluppasse e che tutta l’isola diventasse un vero campus internazionale dedicato al restauro e all’artigianato. Molti allievi provenienti dall’estero non capivano perché ciò non accadesse, data la cospicua richiesta e dato che nei paesi d’origine esistono tuttora solide strutture e corporazioni dedicate all’artigianato.

Oggi sarebbe auspicabile che il Centro rinascesse rinnovato fin dalle fondamenta ( forse quale era stato concepito originariamente) e che si muovesse concretamente e onestamente guardando in direzione di un ideale di vita legata all’arte e all’artigianato così trascinando gli animi di tutti coloro che saranno chiamati a collaborare. Il futuro di un tale Istituto sarebbe senz’altro radioso ma sono certa che state già lavorando per questo.

Roberta Reali

Fabinosky ha detto...

bonjour à tous...Comment s'est passée cette journée et qu'advient-il du centre? ...Fabienne Couvreur