lunedì 27 novembre 2006

E c'è chi si è anche dato alla traduzione dopo l'esperienza...



Apprendo soltanto ora da Olaf, un amico conosciuto a San Servolo dieci anni fa, che il Centro versa in gravi difficoltà. La cosa mi rattrista profondamente perché – lo dico senza enfasi – il Centro ha cambiato radicalmente la mia vita e la mia visione del mondo.
Ci sono stata in due occasioni: prima per un corso breve di doratura, poi per un corso lungo (restauro ligneo) alla fine del 1997. Allora ero molto giovane – una delle più giovani fra i corsisti – e mai avevo avuto la possibilità di vivere tanti stimoli in una volta, di incontrare persone di tante provenienze e culture diverse, di stare gomito a gomito con adulti, “maestri” ed “esperti”, scambiando esperienze senza barriere.
Quest’esperienza mi cambiò così profondamente che non tornai più a casa.
Terminato il corso, decisi che volevo conoscere meglio le tecniche artigianali europee e imparare il tedesco, che mi serviva per la tesi di laurea (avevo finito gli esami all’università appena prima di partire per l’isola). Fu così che accettai l’offerta di un collega e andai per un mese ad Abensberg, a lavorare nel laboratorio di doratura di Dietmar Feldmann. Fu durissima, capivo pochissimo la lingua ma studiai e tenni duro. Al Centro avevo trascritto gli indirizzi dei partecipanti tedeschi degli anni precedenti, scrissi a diversi restauratori lignei e due mi risposero che avrei potuto svolgere un periodo di pratica presso di loro. Scelsi Lipsia, dove mi fermai a lavorare vari mesi per Volker Bielitz, che mi accolse come un padre. Poi passai a lavorare per un suo collega, Thomas Häring, mi iscrissi all’Herder Institut dell’Università per migliorare la lingua… ed è finita che ho sposato un falegname tedesco di Lipsia, Andreas, e me lo sono portato in Italia, dove viviamo dal 2000 insieme alle nostre due bambine, Alice ed Emma. E faccio la traduttrice letteraria dal tedesco: anche il lavoro delle interpreti al Centro mi aveva affascinato tanto e alla fine, vivendo e studiando all’estero, ho scoperto che le lingue erano la mia strada e la mia passione. Anche in questo il Centro ha avuto la sua parte…
Molti dei compagni di San Servolo li ho persi di vista, altri li sento ancora di tanto in tanto ed è straordinario poter conversare ora con loro da lontano, quando dieci anni fa pur vivendo fianco a fianco per mesi dovevamo comunicare a gesti… Ciao, anche se non potrò esserci.

Roberta

Roberta Gado Wiener

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